Le 20 Chiese più belle nelle quali sposarsi a Roma
Pubblicato da Paola in Cerimonia · 26 Febbraio 2020
Tags: fotografia, matrimoni, roma, fotografo, matrimoni, roma, unioni, civili, matrimonio, same, sex, matrimoni, religiosi, servizio, fotografico, matrimonio, sposa, sposo, samesex, wedding, equallywed
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Le 20 Chiese più belle nelle quali sposarsi a Roma
Se sei alla ricerca della Chiesa per il tuo matrimonio sarai sicuramente attento a tutte le notizie utili che ti permettano di fare la scelta giusta.
In tanti anni di servizi fotografici per matrimonio ho avuto modo di visitare moltissime Chiese romane ed ho pensato quindi di condividere informazioni ed impressioni in merito con le tante coppie di futuri sposi.
Ti piacerebbe avere a tua disposizione una guida che ti sveli piccoli segreti utili a rendere perfetto il tuo matrimonio
senza la paura di trascurare particolari importanti?
Non perdere per nessun motivo la guida gratuita in quattro pagine "Piccoli segreti per un matrimonio perfetto".
Splendida idea, mi sono detta, poi mi sono resa conto di quante chiese ci sono in questa meravigliosa città. Ho deciso di mettermi al lavoro e dopo aver guardato foto, analizzato stili ed epoche, pensato alle opere d'arte, ho selezionato le 20 Chiese più belle di Roma nelle quali sposarsi.
Questa la selezione che certamente potrà aiutarti in una scelta così importante ed emozionante.
Basilica di San Nicola in Carcere

Via del Teatro Marcello 46 Rione Ripa
Apertura tutti i giorni ore 10.00-17.00
tel. 06 6889 2781
La chiesa medievale di San Nicola in Carcere si erge nel luogo in cui, nel periodo della Roma repubblicana, sorgevano tre templi, trasformati in prigione durante il Medioevo (di qui il nome "in carcere"). La chiesa fu quasi interamente riedificata ed arricchita nel 1599 per opera dell'architetto Giacomo della Porta. Ulteriormente restaurata e decorata durante il pontificato di papa Pio IX nel 1865, fu liberata nel 1932 dai fabbricati che le erano addossati, così da mettere in luce i resti degli antichi templi circostanti. Anche questa basilica rispetta ampiamente i canoni architettonici utilizzati per la costruzione delle antiche chiese romane: le tre navate sono divise da quattordici colonne, diverse per materiale e per dimensioni, tutte provenienti da antichi templi, che esprimono, nonostante ciò, una mirabile armonia. All'interno si possono ammirare le meravigliose opere del Guercino ("Trinità ed Angeli"), di Antonio Romano ("Madonna con il Bambino") e di Lorenzo Costa ("Ascensione").
"Una sorpresa ogni volta che si attraversa la navata centrale. Tanto austera all'esterno quanto ricca di capolavori al suo interno. Consigliabili allestimenti e fiori di tonalità chiare"
Basilica di San Giovanni a Porta Latina

Via di Porta Latina, 17 Rione Celio
Apertura tutti i giorni ore 7.30-12.30 / 15.00-18.00
tel. 06 70475938
Preceduta da un pittoresco e raccolto sagrato, ombreggiato da un grande cedro e con un pozzo medioevale tra due colonne, la chiesa di San Giovanni a Porta Latina fu fondata nel V secolo, ricostruita nel 700 e restaurata nel 1191. É una delle più belle chiese romane.
Il portico medioevale è sorretto da colonne classiche, il campanile del XII secolo è splendido. Un recente restauro ha restituito alla chiesa il suggestivo aspetto medioevale. Sulla facciata si apre un portico a cinque arcate su antiche colonne marmoree e di granito, con capitelli ionici.
In alto si aprono tre finestre ed uno slanciato campanile romanico a sei piani con trifore. Sotto il portico e all'interno del campanile vi sono lapidi e frammenti romani, lastre paleocristiane e resti di affreschi medioevali.
All'interno: affreschi del XII secolo con quarantasei differenti scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
"Una Chiesa elegante che offre la possibilità di fermarsi dopo la cerimonia a scattare fotografie sfruttando il bellisssimo portico ed il pozzo nel sagrato."
Chiesa San Luigi dei Francesi

Piazza di San Luigi de' Francesi, 5 Rione S. Eustachio
Apertura Lun-ven ore 9.30-12.45 / 14.30-18.30 Sab ore 9.30-12.15 / 14.30-18.30 Dom ore 11.30-12.45 / 14.30-18.30
tel. 06 688271
La Chiesa Nazionale Francese, fondata dal cardinale Giulio dei Medici (poi Clemente VII) nel 1518, e completata nel 1589 da Giacomo della Porta e Domenico Fontana è famosa per i tre dipinti del Caravaggio dedicati a San Matteo e per gli affreschi del Domenichino. La vasta facciata tardo-rinascimentale, probabilmente attribuita a Giacomo della Porta, è ripartita da lesene in cinque campate, con tre portali e due nicchie con statue del Lestache (1758). L'interno è a tre navate con cinque cappelle per lato ed un ricco coro centrale decorato da marmi; lo stile di tutta la chiesa è indiscutibilmente barocco.
"Un tripudio di stucco ed oro caratterizza questa splendida Chiesa. I dipinti del Caravaggio valgono da soli la scelta! Vista l'opulenza dei suoi iterni è possibile scegliere allestimeti floreali minimalisti"
Mausoleo di Santa Costanza presso Complesso di Sant'Agnese

Via Nomentana, 349 Quartiere Monte Sacro Alto
Apertura Tutti i giorni ore 9.00-12.00 / 15.00-18.00
tel. 06 86205456
Sulla via Nomentana si trova un complesso di edifici costituito dalla chiesa di S. Agnese, dalle catacombe, da una grande basilica e dal mausoleo di S. Costanza costruito intorno alla metà del IV secolo. Si tratta di uno dei monumenti più importanti dell’architettura tardo-antica. E’ infatti il primo esempio di edificio a pianta centrale con ambulacro (corridoio di passaggio). In origine era circondato da un portico, ora scomparso; l’ingresso è preceduto da un nartece con due absidi ai lati; l’interno è costituito da un corridoio anulare coperto da volta a botte e da un vano centrale coperto da una cupola, delimitato da dodici coppie di colonne di granito. Sulle pareti sono delle nicchie rettangolari e semicircolari; nella nicchia di fondo era il sarcofago di Costanza in porfido rosso, ora conservato nei Musei Vaticani e qui sostituito da una copia. Bellissimi mosaici risalenti al IV secolo con frutta, fiori, animali e scene di vendemmia si trovano sulla volta del corridoio. Altri mosaici si trovano nelle nicchie, con la rappresentazione della consegna delle chiavi a S. Pietro e della consegna della legge a S. Pietro e S. Paolo; ai lati dell’ingresso sono raffigurati Costanza e suo marito Annibaliano.
"Il fascino di questa Chiesa è senza dubbio nella pianta circolare che permette a tutti gli invitati di guardare gli sposi. Il parco esterno è una spendida location per le foto."
Basilica Ss. Bonifacio e Alessio all'Aventino

Piazza di Sant'Alessio, 23 Rione Ripa
tel. 06 5743446
Fu edificata prima del X secolo e dedicata in un primo momento a San Bonifacio, poi, da papa Onorio III a Sant'Alessio(1217). Nel 1750 fu ristrutturata da Tommaso de Marchis. Nel X secolo i Crescenzi vi costruirono accanto un convento, nel quale attualmente si trova la sede dell'Istituto di Studi Romani.
La facciata della chiesa è preceduta da un portico sormontato da un piano attico coronato da una balaustra oltre la quale si eleva un bel campanile romanico. Da un portale cosmatesco si passa nell'interno della chiesa, diviso in tre navate ma ampio e solenne. Addossata alla facciata interna si vede, custodita entro una grande teca di vetro sostenuta da angeli e putti, la scala di legno sotto cui sarebbe vissuto Sant'Alessio. Presso la chiesa sorge il Chiostro a questa annesso, decorato da colonne di granito provenienti da antichi edifici.
"Bellissima, ampia e quindi adatta a matrimoni con molti invitati. Vista la bellezza del pavimento è sconsigliato l'uso di guide a terra"
Chiesa San Pietro in Montorio

Piazza di San Pietro in Montorio, 2 Rione Trastevere
Apertura Tutti i giorni ore 8.00-12.00 / 15.00-16.00
tel. 06 5813940
La suggestiva Chiesa di San Pietro in Montorio, così detto da "Mons Aureus", nome dato al Gianicolo per la sua marna dorata, fu eretta prima del IX secolo sul luogo ove per erronea tradizione si riteneva che San Pietro fosse stato crocifisso. Ristrutturata poco dopo il 1481 per incarico di Ferdinando IV di Spagna, probabilmente su disegno di Baccio Pontelli, fu restaurata dopo i combattimenti del 1849 che l'avevano parzialmente rovinata.
La semplice ed elegante facciata rinascimentale è attribuita tradizionalmente a Meo del Caprina ma ritenuta da critici autorevoli della scuola del Bregno. Si alza su due piani con lesene angolari, che racchiudono un rosone gotico ed il portale cui si accede per la scalinata a doppia rampa. L'interno è a una navata, con quattro cappelle per lato, tutto originariamente a forma di abside, e due cappelle più ampie formanti transetto. Nella prima cappella a destra si trova la "Flagellazione" opera di Sebastiano del Piombo del 1518 su disegno di Michelangelo.
Nel cortiletto della chiesa si trova il celebre Tempietto del Bramante, a pianta circolare, formato da sedici colonne doriche di granito.
"Una delle Chiese più gettonate di Roma. Bellissima la scalinata all'ingresso, maestoso ed elegante l'interno. Per le foto il tempietto del Bramente è semplicemente spettacolare"
Basilica di Santa Sabina all'Aventino

Piazza Pietro d'Illiria, 1 Rione Ripa
Apertura tutti i giorni ore dalle ore 07.15 alle 20.00
tel. 06 579401
Fondata da Pietro, prete di Illiria, tra il 422 e il 432, su di un antico "Titulus Sabinae" sorto probabilmente nella casa di una matrona Sabina che finì poi per identificarsi con la omonima santa umbra. Nel 824 fu aggiunta la "Schola Cantorum", per cura del papa Eugenio II. Il papa Onorio III, nel 1222, la donò a San Domenico per il suo Ordine e fu in quella occasione che il campanile ed il bel chiostro furono realizzati. Seguirono altri restauri, fino alla trasformazione interna del 1587 per opera di Domenico Fontana. Negli anni delle due guerre mondiali si procedette al totale ripristino della chiesa, tanto che attualmente rappresenta il tipo più perfetto di basilica cristiana del V secolo. L'interno basilicale, luminoso, vasto e solenne è diviso in tre navate da ventiquattro colonne scanalate corinzie. Della originaria decorazione del V secolo resta solamente una grande fascia a mosaico con un'iscrizione a belle lettere d'oro su fondo azzurro, che porta i nomi di Pietro di Illiria e del papa del tempo, Celestino I. É l'unica chiesa che ebbe il privilegio di possedere una fonte battesimale.
Di recente, alcuni lavori di restauro condotti nell'atrio hanno riportato alla luce un dipinto murale raffigurante, secondo l'iconografia greca, la Vergine con Bambino, affiancata da un lato dai SS. Pietro e Paolo, e dall'altro da Santa Sabina e Santa Serafia che introducono i committenti.
"Una Chiesa dotata di grande fascino ed eleganza. Maestosa per le sue dimensioni, nessun problema per cerimonie con molti invitati. Particolarmente adatta ad addobbi floreali a terra"
Basilica Ss. Vitale e Compagni Martiri in Fovea

Via Nazionale, 194/B Rione Monti
Aperto tutti i giorni ore 7.45-19.00
tel. 06 4823338
Fu costruita tra i colli Viminale ed Esquilino agli inizi del V secolo su ordine di papa Innocenzo I. Fu riedificata da Sisto IV nel 1475 e successivamente restaurata nel 1595 da Clemente VIII mentre nel 1859 Pio IX, per la realizzazione di Via Nazionale e la conseguenza dell'innalzamento del livello stradale, vi fece edificare la scalinata di collegamento.
La nuda facciata è preceduta dalla suddetta scalinata e da un portico a tettoia, di cinque arcate su colonne antiche, con capitelli a pulvino, ripetuti nella facciata sotto il portico. Notevole il portale quattrocentesco con stemma di papa Sito IV ed i pannelli intagliati del XVII secolo.
L'interno, in origine costituito da tre navate fu ridotto ad una sola durante i restauri del 1475. Le ampie pareti furono affrescate nel secolo XVI dal Cavalier d'Arpino, Andrea Pozzo e da Gaspare Poussin, e rappresentano architetture e paesaggi animati da "Storiette di Santi e di Martiri".
"Non è una Chiesa molto richiesta per imatrimoni ma merita attenzione per la sua bellezza. Particolare l'entrata su via Nazionale accanto alla Galleria d'Arte Moderna"
Basilica Ss. Nereo e Achilleo

Viale delle Terme di Caracalla, 28 Rione San Saba
Aperta solo domenica ore 12.00-12.30
tel. 06 6873124
Di questa antichissima chiesa si hanno memorie fin dal 337. Conosciuta già come "Titulus Fasciolae" (per la leggenda che all'Apostolo Pietro, fuggendo dal carcere Mamertino, fosse qui caduta la benda che gli fasciava la piaga del piede prodotta dalle catene), fu riedificata da papa Leone III intorno all'anno 800.
Ricostruita quasi interamente nel XV secolo, fu fatta restaurare e decorare con splendidi affreschi dal cardinale Baronio nel 1597. Davanti alla modesta facciata, con protiro a forma di edicola, si trova una colonna romana di granito, con un bel capitello ornato da teste di leone, sormontata da una croce.
Di austero aspetto l'interno della basilica si compone di tre navate, divise da arcate su pilastri quattrocenteschi a sezione ottagonale, con copertura a capriate in vista. Sulle pareti si possono ammirare gli affreschi del Pomarancio raffiguranti "Storie di Martiri", di crudo realismo.
Molto interessanti sono le suppellettili presbiteriali. La sedia episcopale, con due leoni attribuiti alla bottega dei Vassalletto, rimaneggiata in periodo gotico, ha il dorsale formato da una nicchia marmorea che reca inciso un lungo passo della XXVIII omelia di San Gregorio, che la pronunciò sul sepolcro dei due Santi.
"Un tripudio di affreschi dai colori intensi caratterizzano le sue pareti, gli allestimenti floreali ne devrebbero tener conto. Da non sottovalutare la facilità di parcheggio anche se siamo in una zona centrale di Roma"
Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio

Piazza dei Santi Giovanni e Paolo, 13 Rione Celio
Aperta tutti i giorni ore 8.30-12.00 / 15.30-18.00
tel. 06 7005745 - 06 772711
La chiesa risale alla fine del IV secolo. Il senatore Bizante la fece costruire sui resti della casa dei due santi martirizzati sotto Giuliano l’Apostata (361-363). Accanto alla basilica originaria sorse un piccolo convento, distrutto e successivamente riedificato al tempo di Pasquale II (1099-1118). Importanti lavori di restauro si ebbero agli inizi del XVIII e a metà del XX secolo. La facciata è suddivisa in due parti. In quella inferiore apre un portico del XII secolo sovrastato da una galleria aggiunta nel 1216. La parte superiore, arretrata, è caratterizzata da una polifora ad arcatelle su colonnine di spoglio. L’interno è diviso in tre navate delimitate da sedici colonne del IV secolo affiancate da pilastri. Nei pressi dell’altare maggiore, delimitato da una ringhiera, si trova il luogo in cui furono sepolti i corpi dei Santi. Nella chiesa sono custodite opere di artisti noti come Antoniazzo Romano e Nicolò Cirignani detto il Pomarancio. Al termine della navata di destra, dopo l’ottocentesca cappella di S. Paolo della Croce (fondatore dell’Ordine dei Passionisti) si trova la piccola scala che conduce alle case romane dove si possono ancora ammirare affreschi e mosaici del III e del IV secolo.
"Unica nel suo genere, i suoi magnifici lampadari offrono uno spettacolo indimenticabile a chi entra in questa Chiesa molto apprezzata dalle coppie di sposi"
Chiesa Ss. Domenico e Sisto

Largo Angelicum, 1 Rione Monti
Aperta sabato ore 15.00-18.00
La chiesa dei Santi Domenico e Sisto è detta anche San Sisto Nuovo perché eretta in sostituzione della chiesa e del convento di San Sisto Vecchio, abbandonati per la malaria. E’ scenograficamente posta alla sommità di una scalinata a due rampe che abbracciano un terrazzino prospiciente l'ingresso. Fu costruita sull'area di una chiesa precedente, dal 1575 al 1655, sotto la direzione successiva di Giacomo della Porta, Nicola ed Orazio Torriani e Vincenzo della Greca.
L'alta facciata, a due ordini di lesene accoppiate, con il ricco portale è ornata da quattro nicchie con statue (di S. Domenico, S. Sisto, S. Tommaso d'Aquino e S. Pietro) e coronata, sopra il timpano, da otto candelabri fiammeggianti.
L'interno è ricchissimo; vi sono infatti affreschi e decorazioni di marmi policromi, come quelli usati dal Bernini. E' suo anche il ricco altare maggiore. Sopra, c'è la terracotta della "Madonna con Bambino" del XV secolo.
"Un ingresso davvero imponente con la scalinata che sale fino al portone d'ingresso. Un interno ricco di opere d'arte. Piccolo difetto la difficoltà di parcheggio"
Chiesa Sant'Agata dei Goti

Via Mazzarino, 16 Rione Monti
Aperta tutti i giorni ore 7.00-13.00 / 16.00-19.00
tel. 06 48930456
La chiesa di Sant'Agata dei Goti ha un'origine antichissima: fu fondata poco prima delle invasioni dei Goti (metà delVI secolo) e durante la loro occupazione fu adibita al culto ariano. Riconsacrata da San Gregorio Magno nel 593, fu quasi completamente riedificata nel 1633. Della costruzione antica restano l'abside e parte del complesso strutturale. La facciata, con portico nell'ordine inferiore, è di Francesco Ferrari (XVIII secolo); la precede un quadriportico, sotto le cui arcate vi è un piccolo museo lapidario. L'interno a tre navate, su sedici colonne antiche, presenta evidente la struttura del V secolo. La parte più bella della chiesa è il cortile costruito nel XVIII secolo intorno ad un pozzo ricoperto di edera.
"Spesso se non la si conosce la sua presenza passa inosservata. La bellezza del mosaico che adorna il pavimento lascia senza fiato mai coprirlo con guide a terra"
Chiesa San Bartolomeo all'Isola

Piazza di San Bartolomeo all'Isola, 22 Rione Ripa
Dal lunedì al sabato 9:30-13.30 / 15:30-17.30 Domenica 9.30-13.00
tel. 06 6877973
La chiesa di San Bartolomeo ("De Insula") fu eretta nel X secolo dall'imperatore Ottone III sulle rovine del Tempio di Esculapio e dedicata a Sant'Adalberto. Fu restaurata su commissione del papa Pasquale II nel 1113, e quindi nuovamente nel 1180, dopo aver assunto il titolo di San Bartolomeo.
Rovinata e quasi completamente distrutta da una piena del fiume Tevere nel 1557, fu riadattata e rimodernata nel 1624 da Orazio Torriani, con una facciata barocca su due piani ed un portico. Infine, restaurata nel 1852. Spicca all'orizzonte e, visibile dalle rive del Tevere, il campanile romanico a trifore del XII secolo.
L'interno della chiesa è diviso in tre navate grazie a due ordini di quattordici antiche colonne. La particolarità della struttura è quella di possedere transetto ed abside rialzati. Il soffitto a cassettoni è ricco di dipinti ed affreschi (1865).
"Una Chiesa circondata del Tevere, al centro dell'Isola Tiberina. Gli sposi dominano la scena dall'alto per la presenza del transetto e dell'abside rialzati"
Chiesa San Bonaventura al Palatino

Via di San Bonaventura, 7 Rione Campitelli
Apertura Sabato ore 9.30-12.30
tel. 06 6780331 (ore 16-18.30)
E’ dedicata a San Bonaventura da Bagnoreggio (1221-1274), padre francescano divenuto in seguito ministro generale dell'ordine. Alla chiesa, eretta nel 1675 per volere del cardinale Francesco Barberini su di una antica cisterna dell'acquedotto dell'imperatore Claudio (41-54), venne annesso un piccolo convento affidato ai Francescani Scalzi Spagnoli. Restaurata nel 1839-40, veniva comunemente chiamata "alla Polveriera" per la vicinanza, già nel '500, di una fabbrica di polvere da sparo. Sulla semplice facciata troviamo un portale con ai lati due edicole; sopra di esso si erge la statua di San Bonaventura del XVIII secolo. L'interno presenta una sola navata con ai lati dell’altare maggiore due cappellette e nelle pareti laterali due altari. Nella chiesa sono conservati i corpi del beato Bonaventura e di San Leonardo da Porto Maurizio.
"Si arriva a questo convento da Colosseo salendo per la via Sacra. La Chiesa non grandissima e lo spirito francescano rendono la cerimonia particolarmente sentita ed intima. Il parcheggio potrebbe essere un problema"
Chiesa di Santa Maria in Domnica alla Navicella

Via della Navicella, 10 Rione Celio
Apertura segreteria parrocchiale martedì ore 18.00-20.00 e sabato ore 9.00-11.00
tel. 06 77202685
"Accanto all'ingresso di Villa Celimontana e a poche centinaia di metri dal Colosseo. Una Chiesa ampia caratterizzata da bellissimi mosaici"
Chiesa dei Santi Quattro Coronati

Via dei Santi Quattro, 20 Rione Celio
Apertura ore 10.00 - 11.45 / 16.00 - 17.45
tel. 06 70475427
Costruita in origine nel IV secolo, la chiesa deve il suo nome alla tradizione del martirio di quattro soldati romani rifiutatisi di adorare il dio Esculapio, e di cinque scultori di Pannonia. Per questo ultimo motivo la chiesa è oggetto di particolare devozione da parte degli scalpellini e dei marmorari.
Il chiostro del Duecento, definito probabilmente il più suggestivo che i marmorari abbiano mai lasciato in Roma, e l'Oratorio di San Silvestro che, famoso per essere decorato da affreschi risalenti al XIII secolo, mostrano, tra gli altri, episodi della leggenda di Costantino.
L'insieme delle costruzioni conserva ancora il severo carattere che aveva nel Medioevo, quando fungeva da bastione di difesa della vicina Basilica di San Giovanni e del Patriarchio. L'interno è quello tipico della basilica medioevale, con tre navate divise da antiche colonne di granito, con capitelli corinzi e compositi. L'abside, di grande ampiezza, risale alla chiesa primitiva, la cui navata mediana era larga quanto tutta la chiesa attuale. Dalla navata si passa nel graziosissimo chiostro, costruito nel 1120, che ospita un giardino.
"All'interno di un convento, una Chiesa preziosa e ricca di opere d'arte. Il Chiostro è una location perfetta per realizzare magnifiche fotografie"
Chiesa San Giorgio in Velabro

Via del Velabro, 19 Rione Ripa
Apertura Martedì, venerdì e sabato ore 10.00-12.30 / 16.00-18.15
tel. 06 69797536
Piccola chiesa dedicata a San Giorgio i cui resti giacciono sotto l'altare. Risalente forse al VI secolo fu riedificata durante il pontificato di papa Leone II alla fine del VII secolo. Il suo nome deriva dal "Velabrum", la palude fluviale ove Faustolo avrebbe trovato Romolo e Remo. Più volte invasa dall'acqua è stata riportata al suo aspetto originale. La facciata, fiancheggiata da un vigoroso campanile romanico, aggiunto nel 1100, è preceduta da un portico architravato, con quattro colonne a capitelli ionici, e robusti pilastri angolari in cotto, terminanti con una bella decorazione marmorea a riquadrature diagonali. L'interno si presenta con una doppia fila di colonne in marmo e granito di provenienza e forma diversa, che la dividono in tre navate. Tristemente nota per essere stata nel 1993 vittima di un attentato che la distrusse quasi interamente, la chiesa è tornata allo splendore originario. É infatti stata riaperta il 6 luglio 1996, dopo tre anni di lavori, completamente ristrutturata.
"Malgrado il restauro dopo l'attentato non ha perso il suo fascino legato alla sobria bellezza dei suoi interni. Per gli allestimenti sono consigliabili colori caldi"
Basilica Santa Balbina all'Aventino

Piazza di Santa Balbina, 8 Rione San Saba
Le visite vanno concordate telefonicamente
tel. 06 5750969
La basilica di Santa Balbina in Roma è un edificio di culto paleocristiano, situata sul "piccolo Aventino", nel rione di San Saba. E’ dedicata alla vergine e martire romana del II secolo, figlia di Quirino, un tribuno dell'esercito romano, convertitosi al cristianesimo, insieme al quale subì il martirio per poi essere seppellita sulla via Appia.
L'accesso alla basilica è sia dall’antica via murata di santa Balbina, che dalla scalea, su via Baccelli.
La costruzione, a guardare le murature in opera listata e in laterizio, sembra databile al IV secolo, ma apparteneva forse inizialmente ad una delle ricche residenze (domus) del quartiere e solo più tardi fu adoperata come chiesa.
La semplice facciata in laterizio, frutto di un rifacimento cinquecentesco, si presenta con tre finestroni centinati chiusi da transenne moderne, ed è preceduta da una breve scalinata e da un portico a tre arcate, di epoca posteriore.
L'interno della chiesa è ad aula unica con copertura a capriate. Su ciascun lato si trovano sei cappelle, alternativamente rettangolari e semicircolari, nelle quali si possono ammirare resti di affreschi dall’XI secolo al XIV e tele ad olio dal XVII al XIX secolo ed altre opere provenienti dalla demolizione della basilica costantiniana di San Pietro in Vaticano. Il pavimento racchiude frammenti di mosaici della necropoli del I secolo, rinvenuti durante i lavori del 1939 per la costruzione della Via Imperiale (attuale via dei Fori Imperiali).
Sul fondo si trova l'abside, dotata di finestre, in cui è collocata una bella cattedra vescovile cosmatesca del XIII secolo. L’affresco del catino absidale (fine secolo XVI) è opera di Anastasio Fontebuoni e rappresenta Cristo in gloria tra Ss. Balbina, Felicissimo e Quirino.
L'accesso alla basilica è sia dall’antica via murata di santa Balbina, che dalla scalea, su via Baccelli.
La costruzione, a guardare le murature in opera listata e in laterizio, sembra databile al IV secolo, ma apparteneva forse inizialmente ad una delle ricche residenze (domus) del quartiere e solo più tardi fu adoperata come chiesa.
La semplice facciata in laterizio, frutto di un rifacimento cinquecentesco, si presenta con tre finestroni centinati chiusi da transenne moderne, ed è preceduta da una breve scalinata e da un portico a tre arcate, di epoca posteriore.
L'interno della chiesa è ad aula unica con copertura a capriate. Su ciascun lato si trovano sei cappelle, alternativamente rettangolari e semicircolari, nelle quali si possono ammirare resti di affreschi dall’XI secolo al XIV e tele ad olio dal XVII al XIX secolo ed altre opere provenienti dalla demolizione della basilica costantiniana di San Pietro in Vaticano. Il pavimento racchiude frammenti di mosaici della necropoli del I secolo, rinvenuti durante i lavori del 1939 per la costruzione della Via Imperiale (attuale via dei Fori Imperiali).
Sul fondo si trova l'abside, dotata di finestre, in cui è collocata una bella cattedra vescovile cosmatesca del XIII secolo. L’affresco del catino absidale (fine secolo XVI) è opera di Anastasio Fontebuoni e rappresenta Cristo in gloria tra Ss. Balbina, Felicissimo e Quirino.
"Fuori dal caos pur trovandosi in pieno centro. Non è tra le Chiese più richieste per i matrimoni ma merita davvero grande attenzione per la sua bellezza"
Basilica di Santa Cecilia in Trastevere

Piazza di Santa Cecilia, 22 Rione Trastevere
Aperta tutti i giorni ore 10.00-13.00 / 16.00-19.00
tel. 06 5899289
Santa Cecilia, protettrice della musica, fu martirizzata qui nel 230 d.C. La chiesa, fondata prima del V secolo nel luogo ove sorgeva una casa romana, probabilmente quella di Valeriano, marito di Santa Cecilia, fu rifatta su commissione del papa Pasquale I; della vecchia costruzione rimane il mosaico absidale.
Nel XII secolo le vennero aggiunti un portico ed il campanile. Fu continuamente restaurata a partire dal XVI secolo fino al XIX, rispettivamente per cura dei cardinali Francesco Acquaviva e Giacomo Doria Pamphili.
La facciata settecentesca è del Fuga ed è preceduta da un portico che conserva le antiche colonne di granito rosa e di marmo africano. Da non perdere, all'interno del convento adiacente, l'affresco di Pietro Cavallini "Il Giudizio universale" che risale al XIII secolo.
"La bellezza di questa Basilica è indiscussa. A partire dal giardino esterno, passando al portico fino ad arrivare alla maestosità dei suoi interni"
Chiesa Santa Maria della Vittoria

Via XX Settembre, 17 Rione Castro Pretorio
Apertura 8:30 - 12:00; ore 15,30 - 18,00., festivi solo pomeriggio
tel. 06 42740571
La chiesa fu eretta a spese del cardinale Scipione Borghese, per opera di Carlo Maderno tra il 1608 ed il 1620. Dedicata in principio a San Paolo, deve il nuovo nome ad una piccola immagine della Madonna trovata tra i rifiuti del castello di Pilsen, alla quale gli eserciti cattolici di Ferdinando d'Asburgo attribuirono la vittoria su Praga protestante (1620).
L'armoniosa facciata, quasi una ripetizione della chiesa di Santa Susanna (del Maderno), è di Gian Battista Sorìa. Caratterizzata da due ordini di lesene, ha in basso una breve scalinata ed un portale arricchito da nicchie laterali.
All'interno della chiesa si trova la Cappella Cornaro, commissionata a Bernini dal cardinale Federico Cornaro dopo il suo arrivo a Roma nel 1644, e realizzata tra il 1647 e il 1651. La cappella costituisce uno dei capolavori del Barocco a Roma e conserva una delle più belle sculture del Bernini, l’ "Estasi di Santa Teresa" (1646). Le due figure in marmo, di Santa Teresa e dell'Angelo, sono circondate da raggi di luce divina materializzati in bronzo.
"Un vero tripudio di stucco ed oro contiene al suo interno capolavori inestimabili. L'ideale per chi ama lo sfarzo dello stile barocco"
Scegliere la Chiesa nella quale celebrare il proprio matrimonio in una città come Roma non è un' impresa semplice per la varietà e l'elevato numero di scelte possibili. Per questo motivo per fare la scelta giusta è importante avere più informazioni possibili.
Non dimenticare di scaricare la guida gratuita in quattro pagine "Piccoli segreti per un matrimonio perfetto".
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